JESSICA-CHASTAIN-at-amfAR’s-20th-Cinema-Against-AIDS-Event-in-Cannes-4

Jessica Chastain

Jessica Michelle Chastain (Sacramento, 24 marzo 1977) è un’attrice e produttrice cinematografica statunitense.

Fece il suo debutto a teatro nel 1998 nello spettacolo di Romeo e Giulietta, successivamente venne accettata alla Juilliard School di New York, dove ottenne una borsa di studio. Prima di intraprendere la carriera cinematografica continuò a lavorare nei teatri e in diverse serie televisive. Debuttò al cinema nel 2008 con il film Jolene.

Raggiunse il successo nel 2011 grazie al film The Tree of Life, vincitore della palma d’oro al Festival di Cannes, e The Help, con il quale ricevette la sua prima candidatura ai Premi Oscar come miglior attrice non protagonista. Nel 2012 grazie al ruolo in Zero Dark Thirty ottenne la sua seconda candidatura agli Oscar e vinse il suo primo Golden Globe come migliore attrice in un film drammatico.

L’attrice è una convinta femminista e ha spesso affrontato il problema della parità dei sessi, dell’uguaglianza razziale e della discriminazione delle donne a Hollywood.

All’inizio della sua carriera si trasferì a Los Angeles e iniziò varie audizioni per dei lavori, ma non fu facile trovare dei ruoli adatti a lei, poiché, come le fu riferito, era difficile classificare una rossa con un aspetto non convenzionale. La Chastain iniziò la sua carriera prendendo parte a diverse serie televisive prima di fare il suo debutto cinematografico. Cambiò il suo cognome con quello da nubile della madre e debuttò nel film televisivo del 2004 Dark Shadows, adattamento in film dell’omonima soap opera gotica, successivamente partecipò a diverse serie televisive, tra cui E.R. – Medici in prima linea, Veronica Mars, Law & Order – Il verdetto e Close to Home – Giustizia ad ogni costo, ma continuò a lavorare assiduamente in teatro, partecipando a rappresentazioni de Il giardino dei ciliegi, accanto alla collega Michelle Williams, e Salomè, presso il Wadsworth Theatre.

Nel 2008 ottenne il suo primo ruolo cinematografico come protagonista nel film Jolene, per cui vinse il premio come miglior attrice al Seattle International Film Festival. Il film, diretto da Dan Ireland, è basato su un racconto di E. L. Doctorow e ispirato all’omonima canzone di Dolly Parton. La sua interpretazione è stata considerata l’unica nota positiva della pellicola. L’anno successivo ottenne un ruolo minore nel thriller Stolen – Rapiti, e interpretò Desdemona nella tragedia di Shakespeare Otello, accanto a John Ortiz e Philip Seymour Hoffman, presso il The Public Theatre di New York. Nel 2010 prese parte al thriller di spionaggio Il debito, diretto da John Madden, interpretando una giovane agente del Mossad inviata a Berlino Est negli anni ’60 per catturare un ex medico nazista che ha condotto esperimenti medici nei campi di concentramento. Ha condiviso il suo ruolo con Helen Mirren, ritraendo il personaggio in diverse fasi della sua vita: le due lavorarono insieme prima delle riprese per perfezionare la voce e i manierismi del personaggio e renderli coerenti. La Chastain inoltre prese lezioni di tedesco e Krav Maga quattro volte a settimana per quattro mesi, permettendo all’attrice di girare tutte le scene di lotta senza bisogno di controfigure. Nello stesso anno prese parte all’episodio Assassinio sull’Orient Express, della serie televisiva Poirot.

Il 2011 si rivelò un anno professionalmente importante, interpretò il ruolo di Virgilia nella pellicola Coriolanus, adattamento dell’omonima tragedia di Shakespeare diretta e interpretata da Ralph Fiennes. La pellicola fu presentata alla 61ª edizione del Festival di Berlino. La storia del film, pur rimanendo invariata nella trama e nei dialoghi, è stata trasportata in tempi moderni.

Nel mese di maggio si trovò a presentare due pellicole al Festival di Cannes, Take Shelter dove recita al fianco di Michael Shannon, interpretando Samantha, la moglie di un uomo che inizia ad avere visioni su terribili e violente tempeste che porteranno tensioni sia nel proprio matrimonio che con gli abitanti della comunità. La seconda pellicola fu The Tree of Life, diretta da Terrence Malick in cui recitò il ruolo di un’amorevole madre sposata con un uomo molto severo interpretato da Brad Pitt, nel cast anche Sean Penn. Quest’ultima pellicola vinse la palma d’oro al festival e permise all’attrice di raggiungere il successo. Fu Al Pacino a consigliare l’attrice a Malick per questa parte, che dopo averle fatto passare un provino le diede la parte. Su questo film l’attrice dichiarò: «È stato il punto più alto della mia vita».

Nel mese di settembre altri due film a cui prese parte vennero presentati al Festival di Venezia, Le paludi della morte (in concorso) e Wilde Salomé (fuori concorso), in cui recita accanto ad Al Pacino. Quest’ultima pellicola fu girata nel 2006, cinque anni prima essere stata presentata al festival. Durante la manifestazione veneziana l’attrice ricevette il premio Gucci Award for Women in Cinema 2011, consegnato annualmente alle donne che si sono distinte nel campo cinematografo. Fu la prima personalità a vincere il premio, nato proprio nel 2011.

Inoltre entrò nel cast di The Help, basato sull’omonimo romanzo di Kathryn Stockett e dove recita accanto ad Emma Stone, Viola Davis e Octavia Spencer. Nella pellicola interpreta Celia Foote, un aspirante socialite negli anni ’60 che instaura un’amicizia con la sua cameriera nera. Il ruolo era stato inizialmente offerto a Katy Perry, che dovette rinunciare a causa di impegni per la pubblicazione e promozione dell’album Teenage Dream. Per interpretare Celia, una donna dalle morbide curve, l’attrice dovette ingrassare di 8 Kg sottoponendosi a una dieta ingrassante, mangiando grandi quantità di gelato di soia sciolto nel forno a microonde, «Una cosa veramente orribile» a detta dell’attrice. Per questa parte ottenne la sua prima candidatura all’Oscar come miglior attrice non protagonista, premio vinto dalla compagna di set Octavia Spencer.

Nel 2012 doppiò la leoparda Gia nel film d’animazione Madagascar 3 – Ricercati in Europa, per l’accento italiano dichiarò di essersi ispirata a vecchie interviste di Sophia Loren viste su Youtube. Prese parte al film Lawless, dove recitò accanto a Tom Hardy. Il film è ambientato in Virginia durante il periodo del proibizionismo, e narra la storia di tre fratelli della contea di Franklin coinvolti nel commercio clandestino di alcolici.

Rifiutò il ruolo di Julia Rusakova nel film Oblivion, andato poi a Olga Kurylenko, per essere la protagonista di Zero Dark Thirty, film diretto e prodotto da Kathryn Bigelow che racconta i dieci anni di ricerche di una giovane donna al fine di trovare Osama bin Laden, grazie alla sua ottima interpretazione e alla versatilità dei ruoli interpretati nella sua carriera è stata paragonata all’attrice Meryl Streep. Per questo ruolo ricevette critiche positive, come Peter Travers che per Rolling Stone scrisse:«Jessica Chastain è una meraviglia», inoltre ottenne la sua seconda candidatura ai Oscar, ai SAG Awards, ai BAFTA e ai Golden Globe, premio che vinse per la prima volta il 13 gennaio 2013. Prese parte al film di Terrence Malick To the Wonder, ma le sue parti furono tagliate in sala montaggio. A causa di altri impegni rinunciò al ruolo da protagonista nel biografico Diana – La storia segreta di Lady D diretto da Oliver Hirschbiegel, ruolo che andò a Naomi Watts.

Nel 2013 interpretò la protagonista Annabel nell’horror La madre, prodotto da Guillermo del Toro e diretto da Andrés Muschietti. Nella pellicola, basata su un cortometraggio che lo stesso regista realizzò nel 2008, interpreta una musicista costretta a prendersi cura della nipote problematica del suo ragazzo. L’attrice dichiarò di aver accettato il ruolo perché drasticamente diversa dai ruoli di “madre perfetta” che aveva interpretato in precedenza. Nello stesso anno recitò in La scomparsa di Eleanor Rigby, dramma diviso in due parti raccontato dal punto di vista di lui (James McAvoy, ovvero il protagonista) e di lei. Per interpretare al meglio il suo personaggio, ovvero una musicista, l’attrice si preparò emotivamente ascoltando la musica dei Misfits e di Lou Reed, oltre a prendere lezioni di batteria. Inoltre dal novembre 2012 a febbraio 2013 prese parte al revival teatrale de L’ereditiera a Broadway, dove ricoprì il ruolo di Catherine Sloper, una ragazza ingenua che si trasforma pian piano in una donna potente. L’attrice inizialmente era riluttante ad accettare il ruolo, temendo l’ansia che aveva dovuto affrontare durante le sue prime esibizioni sul palcoscenico.

Nel 2014 partecipò al drammatico Miss Julie, diretto da Liv Ullmann e basato sull’omonima opera di August Strindberg, assieme a Colin Farrell e Samantha Morton, la pellicola racconta la storia della giovane Julie, figlia di un conte, che cerca di sedurre il cameriere John innamorato di lei. Decide di prenderne parte in quanto interessata al punto di vista femminista intrapreso dalla regista. Prese parte al fantascientifico Interstellar di Christopher Nolan con Matthew McConaughey e Anne Hathaway, per cui ricevette molti consensi da parte della critica. Il film ebbe un grande successo anche al botteghino, incassando 677 milioni di dollari a fronte di un budget di 165 milioni di dollari e diventando uno dei più grandi successi dell’attrice. Inoltre è nel cast del thriller 1981: Indagine a New York di J. C. Chandor. Ambientato a New York nel 1981, anno in cui la città ha avuto il più alto tasso di criminalità, racconta la storia di un proprietario di una compagnia di olio combustibile (interpretato da Oscar Isaac) e della sua spietata moglie, interpretata dall’attrice. Per prepararsi al ruolo, studiò dizione con un allenatore per sviluppare l’accento di Brooklyn. Grazie a questo ruolo ricevette una nomination ai Golden Globe, agli Independent Spirit Awards e ai Critics’ Choice Movie Awards. Nell’occasione di questi ultimi, le fu consegnato l’MVP Award per i traguardi raggiunti nel 2014.

Nel 2015 prese parte al film horror Crimson Peak, diretto da Guillermo del Toro, accanto a Mia Wasikowska, Tom Hiddleston e Charlie Hunnam, la pellicola narra la storia di una giovane donna che si lascia sedurre da un carismatico corteggiatore, il quale la conduce nella sua casa natale. Qui, la ragazza trova più di quanto si aspettasse, compresa una gelosa sorella e molti scheletri nascosti nell’armadio. Le scene in cui l’attrice suona il pianoforte furono eseguite da lei stessa, infatti prima delle riprese imparò a suonare il piano proprio per questo film. Nello stesso anno fu nel cast del fantascientifico Sopravvissuto – The Martian, la pellicola, diretta da Ridley Scott, narra la storia di un astronauta americano lasciato su Marte dal suo equipaggio che lo credeva morto in una tempesta di sabbia. Il film ebbe un ottimo successo al box office, incassando oltre 630 milioni di dollari.

Nel 2016 prese parte al film Il cacciatore e la regina di ghiaccio, spin-off di Biancaneve e il cacciatore, uscito nelle sale italiane nell’aprile 2016 e in cui interpreta Sara, un’impavida guerriera armata di arco che si innamora del cacciatore interpretato da Chris Hemsworth. Nello stesso anno fonda la Freckle Films, una casa di produzione creata in collaborazione con Elise Siegel. Ad agosto 2016 fu confermata come produttrice e protagonista del film basato sul videogioco Tom Clancy’s The Division, assieme a Jake Gyllenhaal. Nel dicembre dello stesso anno fu protagonista del thriller politico Miss Sloane – Giochi di potere dove, diretta da John Madden, interpreta una lobbista determinata a lavorare affinché venga approvata una controversa legge sul controllo delle armi. Grazie a questo ruolo ottenne una candidatura ai Golden Globe come miglior attrice in un film drammatico. Nel novembre dello stesso anno lasciò le impronte di mani e piedi alla celebre Hand and Foot print Ceremony tenutasi al TLC Chinese Theatre di Hollywood, entrando a far parte della storia del cinema.

Nel 2017 interpretò Antonina Żabińska, nel drammatico La signora dello zoo di Varsavia che durante la seconda guerra mondiale, assieme al marito Jan, direttore dello zoo di Varsavia, aiuta centinaia di ebrei a scampare alle persecuzioni naziste. Il film è tratto dal romanzo Gli ebrei dello zoo di Varsavia di Diane Ackerman. La pellicola ricevette critiche contrastanti, anche se Stephen Holden prese atto di come la performance «vigile e stratificata» della Chastain abbia rafforzato il film. Nel mese di maggio fece parte della giuria della 70ª edizione del Festival di Cannes, presieduta dal regista spagnolo Pedro Almodóvar. Durante l’esperienza da giurata l’attrice dichiarò di essere rimasta delusa dai personaggi femminili visti, definendo «vecchia e disturbante» la loro rappresentazione al cinema.

Presentò al Toronto Film Festival il biografico Woman Walks Ahead, diretto da Susanna While, in cui interpreta Catherine Weldon, una donna newyorchese che si trasferisce nella riserva naturale Standing Rock Reservation, nel Dakota, dove aiuterà la tribù dei Sioux e Toro Seduto a combattere per la propria terra e la sua gente. Nel novembre dello stesso anno fu protagonista della pellicola Molly’s Game, diretta da Aaron Sorkin. Impersona Molly Bloom, una giovane sciatrice olimpica arrestata dall’FBI in quanto, diventata organizzatrice di un giro di poker clandestino di cui fanno parte nomi celebri di Hollywood, importanti uomini d’affari, campioni dello sport e, senza che lei ne fosse a conoscenza, la mafia russa. Grazie a quest’ultima interpretazione ricevette la sua quinta candidatura ai Golden Globe, come migliore attrice in un film drammatico, ma il premio fu vinto dall’attrice Frances McDormand. Inoltre comparve nel videoclip della canzone Family Feud di Jay-Z, tratta dall’album 4:44. Nel mese di novembre recitò accanto a diverse celebrità di Hollywood nella produzione teatrale di The Children’s Monologues, in cui interpretò il monologo di una ragazza di 13 anni che è stata violentata da suo zio. L’evento raccolse fondi per il Dramatic Need, organizzazione benefica che aiuta i bambini africani a perseguire una carriera nelle arti.

Nel 2018 prese parte al primo film in lingua inglese di Xavier Dolan, La mia vita con John F. Donovan, ma le sue parti furono tagliate in sala di montaggio perché il personaggio fu definito incompatibile con la storia, e anche a causa dell’eccessiva durata della pellicola. Nel 2018 entrò nel cast di X-Men – Dark Phoenix nei panni della villain Vuk, un’aliena che cerca di manipolare Jean Grey per assorbirne l’enorme potere della Fenice Nera. L’uscita nelle sale, inizialmente prevista per il 2 novembre 2018, fu posticipata al 7 giugno 2019, e con un incasso internazionale di 252,4 milioni di dollari, registrò il peggior risultato al botteghino tra i film degli X-Men. Il ruolo da lei interpretato fu considerato dal critico cinematografico Peter Bradshaw: «uno spreco dei suoi talenti», tanto da guadagnarsi una candidatura ai Razzie Awards come peggior attrice non protagonista. Nel settembre dello stesso anno interpretò Beverly “Bev” Rogan da adulta, nel sequel di It intitolato It – Capitolo due, per la sua interpretazione lavorò insieme a Sophia Lillis, che interpreta il suo stesso ruolo nel primo capitolo del film, in modo da rendere uguali i gesti e le espressioni del personaggio. L’accoglienza fu generalmente positiva e l’attrice fu considerata dalla critica Charlotte O’Sullivan di Evening Standard: «opportunamente triste e sepolcrale».

Nel 2020 tornò sul palcoscenico con l’opera Casa di bambola, di Henrik Ibsen, andato in scena presso il Playhouse Theatre, nel West End di Londra.

 

La scheda su Wikipedia
(Visited 5 times, 1 visits today)

Videos