Pacific Rim – La rivolta (USA, CHN, UK – 2018)
Recensione
Più adatto ai ragazzi ed agli adulti che sono rimasti ragazzi dentro o che vogliono sapere come va a finire la storia. Non è mai bello vedere ragazzi che giocano a fare i soldati ma per il resto è accettabile come ultima carta della serie.
Storia6.0
Regia6.5
Fotografia6.5
Interpretazione6.0
Originalità6.0
Effetti speciali7.5
( 1 vote ) 7
Pacific Rim – La rivolta è il seguito di Pacific Rim, il film del 2013 diretto da Guillermo del Toro. Ne riprende la storia, i personaggi e ne condivide alcuni attori anche se l’impostazione è per un pubblico di molto più giovane, principalmente i teenager come tradisce anche il cast degli attori e nemmeno la trama assicura troppa complessità risultando in sostanza una pellicola buttata un po’ lì per sfruttare il filone fino a quando fosse stato possibile. A 10 anni dalla chiusura della breccia, infatti, alcuni eventi condurranno ad un nuovo scontro tra gli jaeger e dei nuovi kaiju e sarà necessario l’intervento del figlio di Pentecost, l’Idris Elba della prima pellicola, e di alcuni cadetti – spesso davvero giovani fino a sembrare quasi bambini (sto pensando a te, Cailee) – per scongiurare pericoli maggiori.
Non c’è niente di particolarmente originale in questa pellicola, se non l’inserimento di attori molto giovani in un contesto militare e militaresco, una trovata di solito molto antipatica. Vedere quell che sembrano ragazzini che si atteggiano a militari non è mai molto bello. Alla fine comunque gli umani la scampano ancora e i malefici kaiju sono neutralizzati.
Il livello tecnico degli effetti speciali è sempre elevato, anche se questa è ormai una costante viste le possibilità dei computer odierni, pur non raggiungendo il suo predecessore nè nelle scene esterne nè in quelle all’interno di ambienti o negli jaeger. La trama non aiuta a dare spessore al film che si distingue per le solite lotte tra palazzi che hanno fatto (forse) la fortuna degli Avenger Marvel e di altri super-eroi. Si può vedere anche se siete più grandi ma senza attendersi grandi risultati e solo per vedere come va a finire la storia. Senza particolari acuti: è il classico sequel da fine serie.
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