The Titan (USA, 2018)
Recensione
Storia6.5
Regia6.5
Fotografia6.0
Interpretazione6.5
Originalità7.0
Effetti speciali7.0
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Netflix punta molto sui film sci-fi. The Titan è uno dei numerosi titoli del genere che la piattaforma distribuisce e come in numerosi altri film la storia prende le mosse dalla catastrofe naturale che ha devastato la Terra. Nel 2048 anche Los Angeles verrà dichiarata inabitabile e gli uomini inizieranno a cercare disperatamente una alternativa. Si guarda alle stelle ma la maggior parte dei pianeti vicini non sono abitabili o non hanno caratteristiche adeguate.
Il professore Martin Collingwood crede che Titano, la luna di Saturno, sia una delle possibili destinazioni per i futuri colonizzatori ma c’è un piccolo problema: Titano non è abitabile. E’ vero, è roccioso e ospita mari di idrocarburi che potrebbero essere consumati per fornire energia ma l’atmosfera è nociva. Collingwood pensa però che il problema si possa risolvere facendo adattare l’uomo a quella atmosfera ed a quelle condizioni modificando il DNA umano e inducendo modifiche genetiche mirate a sviluppare mutazioni che rendano l’uomo compatibile con Titano. Seleziona quindi un gruppo di partecipanti che dovranno, come parte di un esperimento governativo che costerà più di 300 milioni di dollari, accettare di mutare per adattarsi alle condizioni di Titano e poi volare sulla luna per colonizzarla.
Il film di Lennart Ruff affronta certamente un problema arcinoto e stra-sfruttato da una angolazione diversa. Il fondamento scientifico della possibilità di indurre mutazioni tanto complesse in così poco tempo è probabilmente molto basso ma l’idea è comunque abbastanza originale e semmai il film pecca nella sua incapacità di sfruttare questa idea fino in fondo. La storia è infatti incentrata principalmente sulla lotta tra i partecipanti al programma ed in particolare le loro famiglie e il perfido Collingwood che non si fa scrupolo di provare le sue teorie sugli ignari soldati selezionati.
Probabilmente il film poteva dare di più e la storia poteva essere incentrata maggiormente sull’idea di base e sulle sue conseguenze ma in generale l’originalità della trama riesce a tenere su il film fino alla fine senza risultare banale o scontato seppur senza particolari sorprese. Gli attori non sbagliano e non deludono e se c’è un merito che ha il film è quello di riuscire a scrivere una storia di fantascienza che muova più di 2-3 personaggi complessivamente. Arrivato al culmine probabilmente il film delude un po’ perchè non riesce a sfruttare le potenzialità della trama senza inserire un massiccio sconto finale buoni-cattivi ma come detto il risultato non è noioso, al massimo si ha la sensazione che si potessero sfruttare meglio delle premesse interessanti.
Non un capolavoro ma più originale di tanti altri film prodotti nello stesso periodo.
La scheda su Wikipedia