V-Wars (Stagione 1)

Recensione

5.5

Una serie che non aggiunge niente al mito dei vampiri e che invece di attualizzarli li rende noiosi come un 24 senza bombe e con molti più denti. Taaaanti denti. Sicuramente molti di più di quanti i protagonisti ne possano usare.

Storia5.0
Regia6.0
Fotografia6.0
Interpretazione6.0
Originalità4.5
Effetti speciali5.5
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È certamente il momento delle serie horror ed un ritorno dei film horror in generale e Netflix ci propone una serie sui vampiri che probabilmente deve seguire il filone portato avanti da True Blood e la saga di Twilight in passato. Questa volta la trama è leggermente differente perchè tutto prende le mosse dal ritrovamento nei ghiacci di una stazione di ricerca di un ricettacolo di virus ibernati. Lo scongelamento ne favorisce la diffusione, uccidendo in modo misterioso gli scienziati che li stavano studiando cosa che costringe le autorità ad inviare altri ricercatori per capire cosa sia successo.

V-Wars parte da qui, dai due protagonisti (il dottor Luther Swann e Micheal Fayne) che vengono esposti ai misteriosi batteri cercando di capire cosa sia successo ma l’effetto sui due sarà diverso: Fayne si trasforma nel primo vampiro della nuove specie mentre a Swann non succede niente. Il virus infatti trasforma gli uomini nei famosi succhiasangue che ben conosciamo e Fayne inizia a contagiare, o uccidere a seconda dei casi, altri umani creando ben presto una comunità di vampiri.

Swann sarà invece impegnato prima a capire come mai a lui non sia successo e poi a tenere i contatti con Fayne quando si scatenerà una vera e propria guerra tra vampiri ed umani che rischia di sfociare in un conflitto globale. E’ forse possibile trovare una cura ?

Al contrario di altre serie, V Wars elimina molti degli stereotipi sui vampiri che rendono questi personaggi molto affascinanti e li sostituisce con… niente. I nuovi essere non hanno problemi con la luce del giorno, non sono romantici e maledetti, non hanno nessuna difficoltà intrinseca se non quella di doversi procurare – e nemmeno sempre visto che Fayne dirà di poter sopravvivere 72 ore senza sangue – umani per ottenere quello che serve per il loro sostentamento. La storia finisce così per essere uno script normalissimo con i vampiri che in fondo diventano semplici criminali (anzi, terroristi) e consentono agli sceneggiatori di scrivere l’ennesima serie quasi crime, con la differenza che invece degli arabi questa volta possono inserire i vampiri e far fare loro qualcosa di stupido ogni tanto.

Complessivamente, una idea nata male e portata avanti peggio, che non porta niente di nuovo e anzi fa regredire i vampiri a semplici terroristi per poter sciorinare tutto il campionario del militarismo statunitense, i generali, “il Presidente”, i politici corrotti e quelli che trattano etc.

Vi ritroverete presto a cercare di capire quanto manchi all’undicesima puntata, l’ultima della prima serie. Se fosse anche l’ultima in assoluto probabilmente nessuno se ne accorgerebbe ma no, si parla di una nuova stagione…

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